2021: quali prospettive per il settore
il 15 gennaio scade l'attuale DPCM: cosa accadra?
Il 15 gennaio 2021 scadrà l'attuale DPCM, firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il 3 dicembre 2020. Per conoscere quindi quale sorte avrà il settore fieristico e degli eventi, in questo inizio del 2021, bisognerà attendere quella data, o forse qualche giorno in meno. Lo scenario attuale, non permette di capire chiaramente quali saranno le decisioni che il Governo si appresta a prendere; tuttavia possiamo ipotizzare quali siano le alternative che si trovano di fronte a chi sta per deliberare le nuove norme relative al settore. Se in questo momento infatti, tutti gli eventi, fiere, sagre, insieme alle mostre, siano svolti, al chiuso, così come all'aperto, sono completamente fermi (cosa che ha, ad esempio, completamente cancellato gli eventi relativi al Natale, primi fra tutti gli amatissimi Mercatini di Natale) le possibilità all'orizzonte sono le seguenti:
A) Proseguire su questa strada, con la conferma delle norme attuali, che vietano qualsiasi evento fieristico, sagra e manifestazioni assimilabili, con conseguente cancellazione di tutti gli eventi e chiusura di tutti i luoghi d'arte sul territorio italiano
B) Un allentamento delle restrizioni, con la possibilità, come avviene ad esempio per alcune tipologie di mercatini, seguendo delle norme precise (tra le altre quella degli ingressi contingentati, la misurazione della temperatura per chi accede all'evento, la realizzazione dell'evento in luoghi che permettano di mantenere il distanziamento sociale) che se da un lato, non soddisfa pienamente tutto il settore fieristico e degli eventi, dall'altra permette almeno di dare un segnale sulla ripartenza del settore stesso
Una scelta che, comprendiamo, non deve essere facile, ma che allo stesso tempo può significare molto per tutti coloro che nel settore, attendono dal Governo una risposta chiara e precisa, per conoscere meglio il futuro riservato loro per questo 2021.
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