Eventi, fiere e manifestazioni. Si riparte?
Le difficoltà di chi opera nel settore, per organizzare e calendarizzare gli eventi
Con il decreto legge del 22 aprile 2021, sono state fissate le date per la riapertura di molte attività sul territorio italiano. Tra queste, anche le fiere e le manifestazioni sul territorio italiano. Dall'estratto della Gazzetta Ufficiale, il DECRETO-LEGGE 22 aprile 2021, n. 52, all'articolo 7 recita:
"E' consentito dal 15 giugno 2021, in zona gialla, lo svolgimento in presenza di fiere, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020, ferma restando la possibilita' di svolgere, anche in data anteriore, attivita' preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico. L'ingresso nel territorio nazionale per partecipare a fiere di cui al presente comma e' comunque consentito, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza."
Tutti noi eravamo pronti ad accogliere con gioia, le numerosissime proposte legate a questo settore, fiere, eventi, manifestazioni, in realtà però, non abbiamo, almeno fino ad ora, assistito ad una organizzazione così numerosa di eventi, ad una ripartenza così articolata, tale da riempire un calendario che per più di anno, ormai, era rimasto praticamente vuoto. La nostra domanda è: Perché?
A tal proposito, abbiamo chiesto a chi opera da anni nel settore degli eventi e delle manifestazioni, quali siano le ragioni per le quali non si osservi una reale ripartenza di tutto ciò che ruota attorno al mondo degli eventi.
E la risposta non è tardata ad arrivare: "Le attuali restrizioni, non ci consentono di poter organizzare eventi"
Ecco spiegato il motivo per il quale, attualmente, di calendarizzato risulta veramente ben poco. Da noi interpellati, gli organizzatori di eventi, dunque rispondono ai nostri quesiti in maniera esaustiva. Maria Angela Arcangeli, della Marystar Organizzazione Spettacoli, alla nostra domanda su quali siano le difficoltà maggiori per un organizzatore di eventi, risponde: "Organizzare manifestazioni, eventi, serate comporta un lavoro enorme, faticoso e di responsabilità verso gli altri e la nostra azienda. Dobbiamo gestire ogni dettaglio sia dal cast catering per buffet sia dal cast artistico per intrattenimento, necessari per poter accogliere al meglio gli ospiti (clienti). Promuovere l'evento in qualsiasi forma, per poter raggiungere un numero tale da poter rientrare nelle spese che un organizzatore si espone, come affitto locale, catering, artisti musicisti, service audio luci, SIAE e varie. Non è assolutamente possibile mettere in moto una macchina organizzativa di questo genere per poi dover mandare tutti a casa alle ore 22." ed alla nostra domanda, su quali siano le richieste che il settore eventi, richiede per poter "effettivamente" ripartire, risponde: "per poter ripartire è necessario togliere il “coprifuoco", con la possibilità di chiusura almeno a mezzanotte,oltre a poter lavorare anche nei locali al chiuso, naturalmente con il rispetto delle normative anti Covid".
Gli orari e le restrizioni a cui il settore eventi è soggetto, dunque, sono il reale scoglio, che non permette una "vera" ripartenza di tutto il settore e se da un lato è vero che alcune fiere, hanno la possibilità di svolgersi, con un numero ridotto di visitatori, con spese maggiori a carico degli organizzatori, dall'altro, la stragrande maggioranza degli eventi, legati al territorio, come manifestazioni locali, fiere tradizionali, sagre e feste, con le attuali normative, non riesce a ripartire.
Restiamo in attesa che le parole del nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi: "Perché non possiamo permetterci di perdere tutti gli appuntamenti, e sono tanti, in programma tra maggio e novembre di quest'anno. Bisogna andare molto svelti." vengano recepite da chi si deve occupare di comprendere, organizzare e attuare le disposizioni necessarie a far rinascere un settore che a causa della pandemia si trova allo stremo delle forze.
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